Vai ai contenuti

Menu principale:

TEATRO CULTURA VERBANIA 2011 - TE.CU 2011

Cerca nel sito

RICONOSCIMENTI TE.CU 2011

Riconoscimento di TE.CU 2011 va in ricordo di Sonia BONACINA, attrice del Teatro PARENTI.


Incontro stampa aperto al pubblico in data da definirsi

parteciperanno : Roberto Trifiro' (regista) Shammah Andrée Ruth (regista teatrale e responsabile unica del Teatro Franco Parenti Milano)



La regista Andrée Ruth Shammah
«Sonia travolta da un semaforo Uccisa dal demone del vuoto»


Caro direttore, mi è caduto un semaforo in testa. A tutti noi, pedoni, vulnerabili e non protetti, è caduto lo stesso semaforo che ha colpito Sonia Bonacina. Sonia era in strada e un automobilista, il giornale dice che era ubriaco, ha colpito un semaforo. Il semaforo che è caduto su Sonia e le ha tolto la vita ha colpito tutti noi, lasciandoci il fiato per urlare contro queste ingiustizie, contro una giovane vita schiacciata da un automobilista ubriaco. Ma Sonia non era solo un pedone esposto alla violenza di un' auto. Sonia era un' attrice. E non stava passeggiando in strada quando è stata colpita. Sonia era con il suo compagno, Roberto Trifirò, ad affiggere manifesti del suo spettacolo. Sonia era la protagonista di uno spettacolo, del quale Roberto curava la regia. Il regista e la protagonista di uno spettacolo, di notte, affiggevano manifesti per diffondere e sostenere una proposta culturale, la loro proposta in teatro. È per questo che l' immagine di un pedone vulnerabile diventa anche quella di un' attrice e dell' anima stessa del teatro. Da un Paese in cui i giovani, a loro volta vittime di una totale assenza di stimoli, di curiosità, di passioni, si trovano a vagare, magari a velocità sostenuta e alterati da chissà quali sostanze. Annoiati, senza scopi, senza ragioni per combattere e costruire una proposta di qualsiasi tipo. Ed è sufficiente che il demone del vuoto sbandi per strappare una vita che combatte, che una ragione per stare al mondo l' aveva trovata e l' aveva trovata nell' espressione teatrale, nel salire su un palcoscenico per gridare la sua voglia di vivere, di emozionare, di costruire un mondo migliore. Inutile insistere. Inutile cercare i mille spaventosi rimandi simbolici in questa storia. Chiedo solo un giorno, un giorno in cui tutti saremo pedoni. Tutto il Teatro di Milano, e non solo il Teatro, ma tutti coloro che vogliono non rimanere indifferenti davanti a queste morti insensate, si rendano vulnerabili, a piedi per le strade della nostra città a volte pirata, in un Paese che sembra dimenticare la nostra esistenza e che, purtroppo, molto presto dimenticherà quella di Sonia. Andrée Ruth Shammah Regista teatrale
Shammah Andrée Ruth

Pagina 22 (2 febbraio 2011) - Corriere della Sera



Torna ai contenuti | Torna al menu