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LETTERA AGLI ABBONATI 22

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METTI UNA SERA AL CINEMA 22
edizione 2010-2011

Cinecircolo Giovanile Socio Culturale
"DON BOSCO"


Verbania, ottobre 2010


Carissimo abbonato/a,
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"Metti una sera al cinema", rassegna cinematografica giunta alla 22esima edizione.
Come potrete immediatamente notare il programma è di soli 15 film, rispetto ai 27 dell'ultima edizione (37 se aggiungiamo i 10 di "Cinema Diffuso").
Tale modifica non dipende dalla nostra volontà.
Purtroppo ci è stato comunicato dalla Direzione del Cinema Sociale di Pallanza che non puo' essere garantita l'apertura della sala dopo il prossimo 20 gennaio.
Come si è anche potuto apprendere da notizie di stampa , l'immobile che oggi ospita il cinema verrà destinato ad altro utilizzo.
E' dunque con grande dispiacere che siamo costretti a limitare la nostra rassegna alla data del 18 gennaio 2011.
Abbiamo comunque cercato di allestire un programma come sempre interessante, vario e con film nuovi e mai visti nella nostra provincia. Per raggiungere la quota di 15 film abbiamo dovuto inserire anche
tre serate di giovedi insieme al tradizionale appuntamento del martedi. Speriamo che tale innovazione forzata venga da voi accettata di buon grado.
Un grande sforzo lo abbiamo anche fatto dal punto di vista economico, abbassando il costo medio dei film (2 euro l'uno). Tale scelta è dovuta proprio alla ferma volontà di venire incontro agli abbonati nonostante il programma ridotto.
Da quando ci è stata comunicata la notizia della chiusura del Sociale, abbiamo anche tentato di spostare la rassegna in un altra sala cittadina. Ma da questo punto di vista la realtà verbanese è purtroppo desolante.
Abbiamo anche interloquito non poco con la nuova multisala Cinelandia per trovare una soluzione, ma al momento il tentativo non ha dato esito positivo.
Ovviamente è nostra ferma intenzione cercare in questi pochi mesi una soluzione che possa permettere il proseguimento di questo appuntamento ormai diventato un punto di riferimento della stagione culturale verbanese.
Gli abbonati degli ultimi anni si sono costantemente mantenuti intorno alle 630 unità.
E, senza limitazioni di sale e di orario, il numero poteva sicuramente crescere.
Sarebbe una grave perdita per la città dover rinunciare al cinema di qualità a prezzi ragionevoli.
Vi terremo informati.....


Intanto partiamo con questa prima cavalcata di grande cinema fino all'inizio del nuovo anno.


Si comincia con
"Il concerto" in cui un ex direttore d'orchestra del Bolshoi di Mosca ne combina una grossa….Imperdibile la sequenza finale con l'inarrivabile musica di Tchaikovsky: un mix vorticoso e bellissimo di immagini e musica.

Segue
"L'uomo che verrà" che ci fa rivivere una storia al margine della strage nazista di Marzabotto, vista dagli occhi di una bambina. Prezioso esempio di cinema impegnato a raccontarci con verità ed emozione la nostra storia.

Si passa quindi a "
Il segreto dei suoi occhi". Oscar 2010 come miglior film straniero, fra ricordi d'amore, di morte e d'amicizia.


Ne
"L'uomo nero" , con Valeria Golino e Riccardo Scamarcio, fra quadretti familiari in un paesino pugliese: un film sincero e divertente, con personaggi bizzarri e situazioni folkloristiche.

"Il riccio", in grado di soddisfare sia lettori che spettatori. Ambientato a Parigi, con una portinaia colta, una disincantata adolescente e un ricco giapponese.

In
"20 sigarette", ci tuffiamo nel momento tragico dell'attentato alla caserma di Nassiriya: storia dell'unico sopravvissuto alla strage che ha ucciso ben 19 italiani.

Eccoci arrivati al vincitore del Leone d'oro di quest'anno:
"Somewhere", della regista figlia d'arte Sofia Coppola. Un film alla ricerca di quale percorso scegliere nella nostra vita, con uno stile minimalista ed essenziale che assume un grande valore e significato.

"Miral" racconta la questione palestinese attraverso la storia di quattro donne (la fondatrice di un orfanotrofio per bambini palestinesi, una terrorista e la problematica madre di quella che diverrà l'unica protagonista del film.

Andiamo adesso a vedere un film giapponese:
"Departures", vincitore del premio Oscar come miglior film straniero. Un ex musicista che scopre tutto sui rituali funebri.

Torniamo in Italia con
"La nostra vita", film di Daniele Lucchetti: un nuovo capitolo del cinema italiano pseudo-realista? Con un solido ed appassionato Elio Germano, ma anche Isabella Ragonese, Raoul Bova, Luca Zingaretti….

E adesso una commedia che ha spopolato in Francia:
"Il piccolo Nicolas e i suoi genitori". Tratto da uno dei più grandi classici per l'infanzia in Francia, ci riporta, senza l'ausilio di effetti speciali, a un'età che tutti abbiamo vissuto e che qualcuno forse ha bisogno di ricordare.

Più che di fede parla senza ipocrisie della meschinità, dell'individualismo e della piccolezza delle persone il film austriaco
"Lourdes". Il tutto nella cornice del noto santuario mariano.

Dall'Europa all'America con
"Il solista": basato su una storia vera, è la storia di un musicista senzatetto e di un giornalista del Los Angeles Times.

"La pecora nera" ci riporta in un'Italia e di una sua realtà sociale perversa e immutabile, con i suoi (tanti) vizi e le sue (poche) virtù. Anche la follia, come questo film, ha due facce e due anime.

Ultimo film della rassegna è
"La passione". Difficile definirlo: commedia grottesca? Film malinconico e pessimista? A voi la sentenza! Un paesino toscano è teatro di una vicenda che rispecchia l'Italia di oggi.



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